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RIFLESSIONI

“Quando leggo...”

Ecco il mio letto, che mi aspetta, e il mio libro, il mio mondo. Tolgo le pantofole viola, mi sdraio e mi immergo nella lettura, se può definirsi una lettura.

All’improvviso tutto si fa sfocato, é una sensazione un po’ strana, quasi come dormire e sognare. All’improvviso, delle voci; sono le voci del libro. Non mi stupisco, ormai ho capito che succede quasi sempre così quando mi concentro e mi rilasso su un libro che mi  piace così tanto come questo. I miei occhi scorrono, la mia mente è accesa, ma il mio corpo ora è un altro; appartiene al libro, al mondo emerso, alla mia eroina dai capelli blu e gli occhi grandi. Poi, ecco qualcosa di nuovo, di più eccitante; draghi, e folletti, e gnomi. E io che non mi accorgo neanche se mio fratello si mette a strillare. Magari è per quello che mi piace la fantasy: non si sa mai cosa può succedere, soprattutto quando c’è di mezzo la magia, quella cosa strana che si infila fra le righe di parole e capovolge tutto il libro. Quando si trovano dei libri così è difficile fermarsi, perchè quando la storia si mette bene è più divertente, e si vorrebbe continuare in eterno, ma poi, all’improvviso, tutto sta dalla parte del male, e ci si ritrova quasi ad essere costretti a continuare, curiosi, fino a quando il bene non trionfa ancora. E poi, tutti quei nomi, quegli esseri strani, tutti bizzarri e misteriosi. E i paesaggi? Che dire delle ambientazioni? Hanno un che di pauroso, ma che incute tranquillità, e sono descritti in modo così particolareggiato, che mi sembra di vedere tutto scorrere sotto ai miei occhi. Poi, però, arriva mia mamma, che mi dice di spegnere la luce. Non è molto facile, di solito lo faccio solo dopo un quarto d’ora. CLICK. E all’improvviso è tutto buio. Chiudo gli occhi, mi stringo sotto alle coperte, e rientro in un mondo immaginario, ma questa volta tutto mio.

Agnese Daffara