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INVENTASTORIE

 

“La casa stregata”

La famiglia Esposito decise di passare Halloween nella vecchia tenuta di famiglia, situata in una palude. La casa era fatiscente ma per una notte poteva andar bene. Dopo cena la famiglia Esposito andò a dormire. Verso mezzanotte Marco, il figlio di dodici anni, fu svegliato da sinistri scricchiolii. Il ragazzo si diresse verso la stanza dei genitori ma mentre camminava nel corridoio incontrò un fantasma che lo rincorse fino fin in cucina dove, appeso ad un muro, vi era il ritratto del suo bisnonno.  Il fantasma guardò il quadro e si allontanò spaventato. Marco svegliò i genitori e disse loro di essere stato inseguito da un fantasma. Inizialmente i genitori non volevano credere alle parole del figlio ma mentre stavano riaccompagnando Marco a letto si accorsero che sulla parete del corridoio era scritta con il sangue la parola “andatevene”. Appoggiato al pavimento  vi era un libro sgualcito con la scritta “diario di Enzo Esposito” , che era il bisnonno di Marco. Il ragazzo lo aprì e lesse una pagina “Purtroppo ho dovuto uccidere l’ ex padrone di casa perché è la seconda volta che tenta di avvelenarmi. Infatti vuole riprendersi la casa per rivenderla a chi può pagargliela profumatamente”. Nella pagina seguente Enzo, il bisnonno di Marco, diceva di aver gettato in cantina  il cadavere  del proprietario della casa. Marco pensò allora che se avesse seppellito i resti del proprietario forse ne avrebbe placato il fantasma. Così, aiutato dai suoi genitori, andò in cantina,prese le ossa e diede loro degna sepoltura in giardino.  Rientrata in casa la famiglia Esposito vide che la scritta sulla parete del corridoio era cambiata, invece di “andatevene” ora si leggeva “grazie”.

Emanuele Chiarini