LA CRONACA
“Giornata della memoria” Il 27 gennaio è stata la giornata della Memoria che il mondo intero ha dedicato alla commemorazione della Shoa cioè la deportazione degli Ebrei nei campi di concentramento. Molti telegiornali ne hanno parlato ed è stato trasmesso anche un film dedicato ad Anna Frank che illustrava molto bene le condizioni dei campi di concentramento: dalle baracche in cui vivevano gli Ebrei alla sporcizia da cui erano sommersi. La parte più importante erano le loro emozioni, tristezza e speranza in una vita migliore. Purtroppo, mentre le persone forti erano sfruttate anziani e bambini erano invece uccisi. Tutto questo perché appartenevano ad una razza considerata inferiore dai nazisti. Se fossi stato al posto degli Ebrei avrei provato tristezza, desolazione ma, anche, ira e ribellione perché sarei stato trattato non come una persona ma come un animale. Avrei cercato di ribellarmi perché se sono condannato a morire preferirei farlo da eroe inseguendo la libertà piuttosto che starmene lì a patire aspettando la morte. La cosa più raccapricciante è che i nazisti facevano esperimenti sugli Ebrei senza neanche l’anestetico e per ignorare quelle grida di dolore dovevano essere proprio feroci per non essere tormentati per tutta la vita da ciò che avevano fatto e non sentire sulla coscienza il peso della morte di moltissime persone. Ancora oggi, però, alcuni paesi come l’Iran non credono alla Shoa e come Hilter odiano gli Ebrei. Il giorno della Memoria è fatto proprio per non dimenticare ciò che è successo e che non dovrà succedere mai più. Emanuele Chiarini
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