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Ricerca

 

Sono incuriosito da alcune caratteristiche del pianeta su cui viviamo e specialmente da quelle che si manifestano in modo, a volte, molto sconvolgente.

Così, ho iniziato una ricerca su internet e, le notizie che ho trovato, mi sembrano molto interessanti. Cosa ne pensate cari amici? Sarebbe bello se anche voi voleste inviarci le vostre curiosità, ricerche, ecc. Nell’attesa, presento questa mia ricerca che è iniziata per conoscere…

                                                               

I  “Vulcani”

Nelle viscere della Terra si trova una soluzione complessa composta da minerali, (silicati), fluida, incandescente e ad alta temperatura, il magma. Il magma risale e si raccoglie in pozze all’interno o sotto la crosta, cercando di emergere. Quando trova una via d’uscita nelle spaccature della crosta, erutta e dà origine al vulcano. Vapori e gas formano nubi da fumo bianco, frammenti di roccia e lava vengono lanciati in aria sotto forma di lapilli e cenere insieme a blocchi lavici che si solidificano. La lava non è tutta uguale. Può essere densa e viscosa o liquida. La consistenza della lava determina il tipo di eruzione e il tipo di roccia che si forma quando il materiale si solidifica. Alcuni vulcani sono attivi, eruttano cioè di continuo, altri sono inattivi o freddi, pronti a eruttare. Altri sono ancora spenti o estinti. I vulcani hanno modellato isole, montagne e pianure, causato mutamenti climatici, incendi di intere città e la morte di persone che abitavano nei loro pressi. Oggi in Italia i vulcani attivi sono: Vesuvio, Ischia, Lipari, Stromboli, Vulcano e Etna.

                                                                                                                                          

Gli  “Tsunami” e le  “Inondazioni”

Gli tsunami (dal giapponese onde di porto), mortali onde gigantesche. Uno tsunami si forma quando si sposta una grande massa d'acqua. Al momento si ritiene che uno Tsunami possa essere causato da: un forte sisma sottomarino, almeno di magnitudo 7 o superiore; un brusco innalzamento o abbassamento del fondale marino; uno scivolamento del terreno costiero o sottomarino; un impatto di una meteorite. È da notare che un forte sisma non causa necessariamente uno tsunami: tutto dipende dal modo in cui si modifica il fondale oceanico nei dintorni della faglia. Lo spostamento dell'acqua si propaga progressivamente e crea onde lunghe (generalmente qualche centinaia di chilometri) e di grande durata (qualche decina di minuti). Quando l'evento dello tsunami si verifica vicino la costa, lo si denomina "tsunami locale". La velocità di uno tsunami può arrivare a 500-1000 km/h in pieno oceano fino a ridursi a circa 90 km/h in prossimità delle coste. Alcuni tsunami riescono a propagarsi per migliaia di chilometri. Questi tsunami di grande lunghezza sono generalmente di origine tettonica, poiché gli scivolamenti del terreno in acqua e le esplosioni vulcaniche causano di solito onde di minore lunghezza che si dileguano velocemente. La forza distruttiva di uno tsunami è data dall'altezza della colonna d'acqua sollevata, perciò un terremoto in pieno oceano può essere estremamente pericoloso, perché può essere in grado di sollevare e spostare tutta l'acqua presente al di sopra del fondale marino, anche se solo di pochi centimetri. Questa enorme massa d'acqua spostandosi in prossimità delle coste trova un fondale marino sempre più basso e perciò tende a sollevarsi ulteriormente. Nessuna barriera portuale è in grado di contrastare un'onda di questo tipo, che appunto i giapponesi chiamano onda di porto. Le onde create dal vento, invece, muovono solo le masse d'acqua superficiali, senza coinvolgere i fondali, e si infrangono sulle barriere portuali. Ecco perché anche onde alte diversi metri, perfino una decina di metri, (sono numerose sulle coste del Pacifico), provocate dal vento, non trasportano abbastanza acqua da penetrare nell'entroterra. Viceversa, uno tsunami alto uno o due metri può rivelarsi devastante, perché la quantità d'acqua che trasporta gli permette di riversarsi fino a centinaia di metri nell'entroterra se la superficie è piana e senza ostacoli artificiali o naturali come gli alberi.

 

Giuseppe Poerio