STORIE “La storia del mio cane”Quando ero piccola non avevo né cani né gatti e mi sentivo sola . Dopo un po’ le mie cugine presero un meticcio e allora e da lì che ho pensato che anche noi potevamo prendere un cane. La mia mamma era d’accordo ma papà non era tanto convinto. Mia mamma voleva chiamare il cane Penelope perché un drago si chiamava così. Allora ci mettemmo d’accordo che doveva essere una femmina e siamo andati dall’addestratore di Pincher nani. C’era una famiglia di Pincher e vedemmo una piccola cagnolina dietro alla sedia, dopo un po’ era deciso che volevamo quella perché ci sembrava perfetta per noi . Allora l’addestratore l’ha prenotata, dopo un po’ la mamma e il papà sono andati a prenderla e la portammo a casa. Quando arrivammo la prima cosa che ha fatto (il cane) è stata quella di abbaiare alla tele e a me piaceva moltissimo. Era piccola, aveva occhi minuscoli e furbi, il pelo era color cervo e sulla schiena una striscia color nero. Era curiosa ed interessata alla casa e alla persone che ci vivevano. Mangiò subito e da lì avevamo capito che sarebbe stata una mangiona. Scodinzolava, giocava un po’ perché l’addestratore aveva detto che dovevamo aspettare un po’ prima di farla giocare . La mia famiglia l’ha accolta con tanto affetto; papà ha cambiato idea! Con il cane la nostra famiglia è cambiata dal quel giorno . Ora io e la mia cagnolina siamo inseparabili e tutti noi siamo felicissimi di avere un nuovo cane e in tutte le foto di famiglia non può mancare lei. Noi ora siamo al completo e questa è la storia del mio cane.
Giulia Zonco da Roasio
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