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La voce dei Bambini
Associazione di Volontariato del Piemonte "Janusz Korczak"
   
 

 

 

INVENTASTORIE

 

"SALVATE BABBO  NATALE!"

 

Era la vigilia di Natale e al Polo Nord gli elfi stavano salutando Babbo Natale in partenza per la tradizionale distribuzione dei regali. Giunto in una casa alla periferia di New York, Babbo Natale si imbatté in un bambino egoista di nome Mark che lo stava aspettando sveglio. Babbo Natale si rese conto di essere caduto in una trappola: mentre cercava di andarsene senza farsi scoprire dal bambino, rimase imprigionato in alcune corde che lo trattenevano a terra. Mark si avvicinò lentamente e con un rapido movimento delle mani ipnotizzò Babbo Natale ordinandogli di non distribuire più regali agli altri bambini ma di fabbricarli solo per lui.  Poi fecero ritorno al Polo Nord dove Mark cominciò a giocare allegramente con tutti i regali che non erano stati distribuiti , contento di aver rovinato il Natale a tutti gli altri bambini. Intanto, nelle loro allegre , colorate e festose abitazioni a forma di pacco regalo, gli elfi, ignari di tutto quello che era successo, attendevano con ansia il discorso che Babbo Natale pronunciava ogni anno dopo la distribuzione dei regali. Ma quando fu l’ora del discorso, la segretaria di Babbo Natale annunciò che per problemi imprevisti era stato rimandato. Ciò insospettì l’elfo Alex ed i suoi amici, Gloria, Giorgio e Marty. Allora gli elfi entrarono nei condotti di areazione della Santa Claus Industry e giunsero di soppiatto nell’ufficio di Babbo Natale dove si nascosero tra le montagne di regali: intorno a loro tutto era cupo e tetro e nulla ricordava l’allegria dei Natali precedenti. Babbo Natale era seduto alla sua scrivania in uno stato di trance ed accanto a lui vi era Mark che non appena vide gli elfi fece scattare l’allarme e li imprigionò in una gabbia. Tutto sembrava ormai perduto quando una piccola renna , da una finestra, vide gli elfi prigionieri e andò a chiedere aiuto. Intanto, Mark, il bambino egoista, cominciava ad avvicinarsi agli elfi che temevano di essere a loro volta ipnotizzati. Improvvisamente però un esercito di folletti sfondò la porta dell’ufficio di Babbo Natale e velocemente accerchiò e legò il bambino egoista. Ma Mark con rapidi movimenti degli occhi, riuscì ad ipnotizzare buona parte dei folletti. Allora l’elfo Alex prese un piccolo specchio e lo mise di fronte a Mark che si autoipnotizzò. Poi l’elfo ordinò al bambino di ubbidire ai suoi ordini, di risvegliare Babbo Natale e di dimenticare tutto quello che era successo. Il bambino eseguì gli ordini e Babbo Natale, appena risvegliato dal lungo sonno ipnotico, si ricordò dei bambini del mondo rimasti senza doni. Così ricominciò la distribuzione dei regali e giunto a casa di Mark, lo depose delicatamente nel suo letto. Tutti i bambini buoni ebbero i loro doni, ignari del rischio che in quella notte aveva corso Babbo Natale.

Emanuele Chiarini

 

Disegno di  Luca Giordano