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RIFLESSIONI
“VERA VIGEVANI JARAK”
Io alla tv su : “ Che tempo che fa”ho visto metà di un intervista e
mi è bastato per capire cosa raccontava VERA VIGEVANI JARAK.
Lei quando raccontava non è che abbassava la testa e piangeva, no,
con il sorriso andava avanti. Racconta che è scappata da giovane per
sfuggire ai NAZISTI perché anche lei è ebrea.
In Argentina le hanno ucciso sua figlia di 18 anni, perché era in
disaccordo su quello che stava succedendo in quella terra.
Lì VERA VIGEVANI faceva la giornalista e per me in quel programma
smetteva di essere giornalista, ma protagonista di una cosa che
tutta Italia deve ricordare.
Lei racconta di quando andava a scuola e dice che erano bei tempi,
lo stesso anno dove le hanno proibito di andare a scuola!!
Io avrei potuto ridere e sorridere dopo queste esperienza, la scuola,
per me, non vuole dire compiti e studio; vuole dire che ho un posto
nel mondo ed essere “ espulse” dalla scuola è come essere messi nell’
angolo del mondo, ma lei lo ricorda come dei momenti felici, non
sa-pendo cosa sarebbe accaduto dopo.
È stata una donna che non ha guardato indietro e quando è morta sua
figlia non si è disperata e si è chiusa in camera per il resto della
vita: è andata AVANTI.
Io ammiro in un modo unico quelle persone e so che VERA non smetterà
di raccontare e di esprimersi con i ragazzi dai 7-8 o 10-11 anni non
ha importanza.
Giulia Zonco di Roasio
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