RIFLESSIONI
Il nostro compagno Pietro, l’estate scorsa, ha visitato il Cimitero Militare di Redipuglia in Friuli, dove sono sepolti 30.000 Caduti in guerra. Ci ha portato un libretto dal quale abbiamo tratto alcune epigrafi di quel cimitero: Io, insieme alla mia compagna Michelle, ho recitato:
SOLDATO IGNOTO Che t’importa il mio nome? Grida al vento: “FANTE D’ITALIA”, e dormirò contento!
ALPINI A noi , Fanti del Carso, gloria è dormir vicini ai puri Eroi dei monti, nostri fratelli Alpini!
IL FILO SPINATO Non questi fili ruggine colora: del nostro sangue son vermigli ancora!
CARABINIERI DEL RE Del Re custodi e della legge, schiavi sol del dover, usi obbedir tacendo e tacendo morir, terror dei rei, modesti ignoti eroi, vittime oscure e grandi.
Mi sono emozionato perché avevo l’onore di recitare davanti al monumento dei Caduti e tutta la gente ascoltava con attenzione le nostre poesie. Alla fine abbiamo cantato l’Inno d’Italia, io ho messo una mano sul petto e mi sono sentito un cittadino italiano. Per me questa giornata è importante perché si ricordano i caduti in guerra, per difendere la nostra bella Italia dagli altri Stati esteri. A queste persone credo che noi dovremo riservare un posticino nel nostro cuore. Io non avevo paura di esibirmi in pubblico perché mi ero già esibito in altre cerimonie.
Giovanni Barboni da Roasio
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