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RIFLESSIONI

 

“NOSTALGIE  DI  IERI……….. E DI OGGI”

Studiando il popolo ebreo abbiamo riflettuto

sullo stato d’animo della “nostalgia”.

 Gli Ebrei furono, molte volte, costretti a lasciare la loro Terra natìa e quando erano lontani avevano nostalgia di quei luoghi.

 L’episodio degli Ebrei, schiavi in Babilonia, lo ritroviamo nella                       grande opera lirica di Giuseppe Verdi “Il Nabucco” con il coro di  “Va Pensiero” intonato lungo le rive dell’Eufrate.

 Nelle strofe di questo canto il popolo ebreo riporta alla mente il      ricordo così caro ma anche triste della Patria lontana.

 Inoltre, studiando il lavoro dell’uomo nell’ambiente appenninico abbiamo scoperto il fenomeno della transumanza”.

 A questo proposito abbiamo analizzato la poesia “I Pastori” scritta dal poeta Gabriele D’Annunzio che, lontano dalla sua terra d’Abruzzo, riporta alla memoria luoghi, personaggi e immagini dei luoghi dove ha vissuto da ragazzo, provando tanta nostalgia.

 DALLE NOSTRE INTERVISTE AI NONNI

 · Nonno di Tommaso emigrato per lavoro in Africa nel 1959:  “Il nonno mi ha raccontato che quando era in Africa gli mancavano gli amici e i famigliari; là vivevano in un altro modo e gli mancava la sua casa, ma soprattutto aveva nostalgia delle sue “morosette” e della balera. Lui era partito il19 Luglio e dopo un lungo viaggio è arrivato all’aeroporto di Lagos (Nigeria)”.

 · Il prozio di Giovanni, anche lui emigrato in Africa, all’età di 18 anni, racconta: “Avevo molta nostalgia della mia terra, della mia casa e soprattutto della mia famiglia. Mi ricordo, quando con i miei compagni muratori abbiamo finito un edificio, abbiamo festeggiato brindando con il Fernet che avevo portato dall’Italia”.

 LE  NOSTALGIE DI  OGGI

· Dall’intervista ai genitori di Josy, immigrati per lavoro in Italia dall’India: “ Del nostro Paese ci mancano i lunghi treni, tante varietà di spezie, verdure e frutti, ma anche i tanti vestiti di cotone colorati. E abbiamo nostalgia degli alberi, delle piante della nostra terra quasi tutta verde”.

 · Dall’intervista alla mamma di Jing Ting proveniente dalla  Cina: “Mi manca il mio paese Fhejiang, con tanti fiori bellissimi, mi mancano gli amici e la mamma. Mi manca anche il cibo cinese che mangiavo da piccola: le patate cinesi e gli gnocchi di riso. Ora che sono in Italia sogno tante volte la mia casa in Cina”.

 · Dall’intervista alla mamma di Ayoub proveniente dal Marocco: ”Ho nostalgia del mio territorio, io abitavo al confine con il deserto; c’erano cavalli e dromedari. Ricordo una gita a Ifrane, il posto più freddo del Marocco sulla catena dell’Atalante”.

 · Papà di Ayoub: “Abitavo a Fes e ricordo con nostalgia la prima volta che ho percorso l’autostrada verso Casablanca perché ho visto le montagne dell’Atlante: un panorama meraviglioso! Ricordo anche quando ho visto una tempesta di sabbia; faceva impressione vedere la sabbia che si alzava!                                                         

  Tommaso Tromboni da Roasio