Concorsi

 Curiosità

 Interviste

 Giochi

 Poesie

 Sport

 Proverbi

 Storie

 Ricerche

  Riflessioni

  Sondaggi

Libri

    Viaggi

 Cronache

   Immagini

Miti e leggende

La voce dei Bambini
Associazione di Volontariato del Piemonte "Janusz Korczak"
   
 

 

 

RICERCA

 

 

          I CAPOLAVORI

 

WASSILJ KANDINSKIJ “Il CAVALIERE AZZURRO”

 

Da S. Pietroburgo a Vercelli all’ “Arca” (Chiesa di S. Marco)

Inaugurazione: 28 marzo. Esposizione dal 29 marzo al 6 luglio 2014

 

Per questo importante avvenimento ho voluto fare una ricerca per conoscere il pittore tanto famoso.

Ecco quanto ho scoperto.

 

Wassilj Kandinskij, il celebre pittore e teorico dell'arte russa, è considerato il principale iniziatore dell'arte astratta. Nato il 4 dicembre 1866, proviene da una agiata famiglia borghese di Mosca e viene avviato agli studi di legge. Dopo aver conseguito la laurea in Giurisprudenza, gli viene offerta una cattedra all'università che egli però rifiuta per dedicarsi alla pittura.

In questa fase della sua gioventù egli si dedica allo studio del pianoforte e del violoncello. Il contatto con la musica si rivelerà in seguito fondamentale per la sua evoluzione artistica come pittore.

Un altro avvenimento di questi anni fornirà un contributo fondamentale alla formazione della sua arte.

Lui stesso scriverà in "“Sguardi sul passato",  la sua autobiografia: "All'interno della mia materia, l'economia politica (allora Kandinskij era appunto ancora uno studente), mi appassionava solo il pensiero puramente astratto, oltre al problema operaio” spiega l'artista che poco oltre racconta: "Risalgono a quel periodo due avvenimenti che hanno impresso un marchio su tutta la mia vita. Il primo fu la mostra dei pittori impressionisti francesi a Mosca, e in particolare "“I covoni"  di Claude Monet. Il secondo fu la rappresentazione del "“Lohengrin"  di Wagner al Bol'soj. A proposito di Monet, bisogna dire che prima di allora conoscevo solo la pittura realistica, e quasi esclusivamente quella russa. Ed ecco, improvvisamente, vidi per la prima volta un quadro. Mi sembrava che senza il catalogo in mano sarebbe stato impossibile capire ciò che doveva rappresentare il dipinto. Mi turbava questo: mi pareva che nessun artista avesse il diritto di dipingere in quel modo. Nello stesso momento notavo con stupore che quel quadro turbava e affascinava, si fissava indelebilmente nella memoria fino al più minuzioso dettaglio. Non riuscivo a capire tutto ciò ma ciò che mi divenne assolutamente chiaro fu l'intensità della tavolozza. La pittura si mostrò davanti a me in tutta la sua fantasia e il suo incanto. Profondamente dentro di me nacque il primo dubbio sull'importanza dell'oggetto come elemento necessario nel quadro. Fu nel Lohengrin che sentii, attraverso la musica, l'incarnazione e l'interpretazione suprema di questa visione. Mi divenne perfettamente chiaro, però, che l'arte possedeva in generale una potenza assai maggiore di quanto pensassi, e che la pittura era capace di esprimere la medesima intensità della musica".

Nel 1896 si trasferisce a Monaco, in Germania, per intraprendere studi più approfonditi nel campo della pittura. In questa città viene in contatto con l'ambiente artistico che in quegli anni aveva fatto nascere la Secessione di Monaco (1892). Sono i primi fermenti di un rinnovamento artistico che avrebbe in seguito prodotto il fenomeno dell'espressionismo.

Kandinskij partecipa attivamente a questo clima avanguardistico. Nel 1901 fonda la prima associazione di artisti monacensi, cui dette il nome di "Phalanx". La sua attività pittorica lo porta in contatto con gli ambienti artistici europei, organizza mostre in Germania, ed espone a Parigi e Mosca. Nel 1909 fonda una nuova associazione di artisti: l"Associazione degli artisti di Monaco". In questa fase la sua arte è sempre più influenzata dall'espressionismo a cui lui fornisce contributi pittorici e critici. Ed è proprio partendo dall'espressionismo che negli anni dopo il 1910 avviene la sua svolta verso una pittura totalmente astratta. Dopo alcuni contrasti con la NKVM, nel 1911 fonda, insieme all'amico pittore Franz Marc, "Der Blaue Raiter" (Il Cavaliere Azzurro).

Inizia così il periodo più intenso e produttivo della sua vita artistica. Nel 1910 pubblica il testo fondamentale della sua concezione artistica: "Lo spirituale nell'arte". Qui l'artista propone un paragone fra le varie arti e rileva nella musica una spinta fondamentale nel tentativo di andare oltre la rappresentazione, per approdare ad una dimensione più intima e disincarnata, quale appunto la musica è in grado di generare. Egli infatti scrive: "il più ricco insegnamento viene dalla musica. Salvo poche eccezioni, la musica è già da alcuni secoli l'arte che non usa i suoi mezzi per imitare i fenomeni naturali, ma per esprimere la vita psichica dell'artista e creare la vita dei suoni".

A queste parole, non sarà insensibile un musicista visionario come Scrjabin... Queste riflessioni convincono Kandinskij che la pittura deve essere sempre più simile alla musica e che i colori devono sempre più assimilarsi ai suoni. Solamente una pittura astratta, cioè non figurativa, dove le forme non hanno attinenza con alcunché di riconoscibile, liberata dalla dipendenza con l'oggetto fisico, può dare vita alla spiritualità.    

 

Fonte:internet                                                                                           Anna Bosso