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Associazione di Volontariato del Piemonte "Janusz Korczak"
   
 

 

 

RICERCA

 

EVVIVA LA SCIENZA!

 

“ESPERI-SCIENZA”

 

Alcuni semplici esperimenti da fare tranquillamente a casa (senza il rischio di far esplodere l’appartamento!!!)

ATTENZIONE!!! Richiedono la supervisione di un adulto.

  

“IL SACCHETTO MAGICO”

 

Procedimento:

Per sicurezza fare l’esperimento tenendo il sacchetto su un secchio oppure nel lavandino.

 

1) Riempire il sacchetto di plastica con acqua, quindi chiuderlo e verificare che non ci siano perdite; in caso contrario cambiare il sacchetto.

 

2) Inserire una ad una le matite nel sacchetto, con mano ferma ma senza violenza: magicamente non uscirà una sola goccia d’acqua!

 

3) Alla fine, porre il sacchetto sul secchio (o sul lavandino) e rimuovere una ad una le matite.

 

Perché:

I sacchetti di plastica sono fatti di polimeri. Un polimero è una grande molecola costituita da diverse unità molecolari, identiche o simili, chiamate monomeri e tenute insieme da legami chimici (legami covalenti).

Queste catene di molecole sono molto flessibili e danno al sacchetto elevata elasticità.

Quando la matita appuntita penetra nel sacchetto, le molecole di cui è costituito la abbracciano creando una guarnizione a tenuta stagna intorno alla matita, e il sacchetto non perde.

 

 

 

“L’UOVO IN… BOTTIGLIA”

 

Occorrente:

- un uovo sodo raffreddato e sbucciato,

- una bottiglia trasparente di vetro o di plastica con l’imboccatura leggermente più piccola del diametro dell’uovo,

- un pezzo  di carta,

- accendino o fiammiferi.

 

Procedimento:

 

1. Dare fuoco al pezzo di carta e gettarlo nella bottiglia.

 

2. Posizionare l’uovo all’imboccatura della bottiglia stessa in modo che la sigilli: l’uovo verrà risucchiato al suo interno.

 

Perché:

 

Il calore della fiamma fa espandere l’aria, quindi la pressione all’interno della bottiglia diventa maggiore di quella esterna.

Quando l’aria all’interno della bottiglia si raffredda torna a contrarsi, quindi avremo all’interno della bottiglia una quantità di aria minore di quella che c’era all’inizio; in altre parole la pressione all’interno della bottiglia sarà inferiore rispetto alla pressione esterna, e, quest’ultima spingerà l’uovo verso il basso.

 

 

“CREARE  LA PIOGGIA IN UN... VASO”

 

 

Occorrente:

-un barattolo di vetro con coperchio me tallico, 

-acqua bollente, 

-cubetti di ghiaccio.

 

 

Procedimento:

1. Versare circa mezza tazza di acqua bollente nel barattolo e avvitare il coperchio. 

 

2.Mettere i cubetti di ghiaccio in un piccolo foglio di stagnola, posarli sul coperchio del vaso e osservare cosa succede: l’aria umida nel vaso inizierà a diventare vapore, formando una nuvola. Presto nel vaso comincerà a piovere.

 

Perché:

L’interno del vaso è come l’aria aperta. Quando l’aria umida delle nuvole incontra l’aria fredda, l’acqua all’interno della nube forma delle goccioline e cade come pioggia. Questo processo si chiama condensazione.

 

 

“ESPLOSIONI DI COLORI NEL… LATTE”

 

Occorrente:

-  latte intero,

-  un piatto,

-  coloranti alimentari,

-  detersivo liquido per piatti o per  lavastoviglie,

-  tamponcini di cotone (tipo cotton fioc).


Procedimento:
 

1. Versare il latte nel piatto piano fino a coprire completamente il fondo e lasciare riposare qualche minuto.

 

2. Aggiungere una goccia di ciascuno dei coloranti scelti al centro del piatto di latte, vicine tra loro.

 

3. Bagnare col detersivo liquido il tamponcino e immergerlo al centro del piatto, tra le gocce di colorante. Basta appoggiarlo delicatamente e tenerlo lì per circa 20 secondi. Non mescolare!

 

Perché:

Il latte è composto per lo più di acqua, ma contiene anche vitamine, minerali, proteine e piccole goccioline di grasso sospese. Il segreto dell’esplosione di colori è la chimica: il detersivo indebolisce i legami chimici che tengono le proteine e i grassi in sospensione.  Le molecole di  grasso cominciano a muoversi in tutte le direzioni, man mano che le molecole di sapone vanno ad unirsi ad esse. Durante questi movimenti, le molecole di colorante alimentare vengono a loro volta urtate e spinto in tutte le direzioni, fornendoci la possibilità di osservare un’attività altrimenti invisibile.

Questo è il motivo per cui il latte intero produce un’ esplosione di colore migliore.

 

“GONFIARE UN PALLONCINO CON...

                                                    L’ANIDRIDE CARBONICA”

 

Occorrente:

-bicarbonato di sodio,

-un palloncino sgonfio,

-una bottiglia di vetro,

-aceto.

 

 

Procedimento:

1. Aiutandosi con un imbuto versare alcuni cucchiai di bicarbonato di sodio nel palloncino sgonfio.

 

2. Versare in una bottiglia di vetro dell’aceto, quindi fissare il palloncino all’imboccatura della bottiglia.

 

Il bicarbonato cadrà nella bottiglia dando luogo alla formazione dell’anidride carbonica e il palloncino inizierà a gonfiarsi. 

POTREBBE ANCHE ESPLODERE!).

 

 

 

 

“IL PALLONCINO CHE NON… SCOPPIA”

 

Occorrente:

- un palloncino,

- un bastoncino di legno da spiedino (alcuni consigliano di bagnare lo spiedino con acqua, olio o detersivo, ma in realtà lo spiedino asciutto funziona benissimo).

 

Procedimento:

1. Gonfiare il palloncino in modo che la sua lunghezza sia leggermente inferiore alla lunghezza dello spiedino e chiudere col solito nodo. Si può notare che il palloncino presenta un’area meno tesa intorno al nodo e all’apice dalla parte opposta (in queste due aree il palloncino è più scuro).

 

2. Prendere lo spiedino e farlo passare prima nell’area meno tesa intorno al nodo (si sentirà uscire dell’aria, ma il palloncino non scoppierà) e poi velocemente farlo uscire dalla parte opposta, sempre centrando l’area di gomma meno tesa (ora non si sentirà più uscire aria).

 

Perché:

I palloncini sono fatti di gomma naturale, che è un polimero dell’isoprene.  Le catene polimeriche sono ripiegate e legate tra loro formando una rete che ha un elevato grado di flessibilità.  Applicando una forza su questo materiale, ad esempio gonfiando un palloncino, le catene del polimero, inizialmente orientate casualmente, si distendono grazie alla rotazione intorno ai legami. Il fatto che le catene siano legate tra di loro in una rete determina l’elasticità della gomma.  Il segreto dell’ago che attraversa il pallone è quello di forare le parti del palloncino in cui le molecole di gomma sono sotto la minimo stress o sforzo, cioè le estremità del palloncino.                                

Luca Attinà      

 

Fonte: Internet