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Associazione di Volontariato del Piemonte "Janusz Korczak"
   
 

 

Mostra di Darwin

 

Sabato 19 settembre  sono andato a Milano  a visitare la mostra su Darwin organizzata per il bicentenario della sua nascita (1809-2009). Charles Darwin era un famoso naturalista inglese, che come ho scoperto in una delle sale della mostra, ha compiuto un viaggio intorno al mondo su di un brigantino chiamato Beagle di cui ho  visto un modellino. Durante questo viaggio durato cinque anni Darwin raccolse campioni di animali e piante ( tra cui margherite giganti ) e descrisse ciò che aveva visto in numerosi manoscritti che erano esposti nelle sale. Accanto ad un‘iguana imbalsamata tipica delle isole Galapagos che si trovano al largo del Cile, ho visto la ricostruzione, a partire da un fossile ritrovato da Darwin di un gigantesco animale con una corazza detto gliptodonte. In una teca  lì vicino vi era un armadillo perché Darwin ha scoperto che armadillo e gliptodonte sono due specie simili che hanno un antenato in comune e quando il gliptodonte si è estinto  l’armadillo ha preso il suo posto. Sono stato fortunato a vedere l’armadillo fuori dalla sua tana  mentre stava mangiando   visto che è un animale per lo più notturno. Nelle varie sale vi erano molti manoscritti di Darwin  ma quello che mi ha colpito di più è stato quello in cui elenca i pro e i contro del matrimonio con una sua cugina che alla fine deciderà di sposare. Mi ha colpito anche la ricostruzione con suoni, luci, sassi ed alberi dipinti su pareti  del sentiero di campagna  che Darwin percorreva mentre pensava  a come formulare  la sua teoria  dell’evoluzione per selezione naturale. Infatti  Darwin scoprì che le caratteristiche di una specie possono cambiare a causa di piccoli errori di trasmissione del materiale genetico. A volte questi  piccoli errori aiutano la nuova specie ad adattarsi meglio all’ambiente e si crea così una specie più resistente che sostituisce quella di origine. Lo stesso è accaduto nell’evoluzione dell’uomo che veniva illustrata in un laboratorio interattivo. Spostando un cursore  in diverse epoche preistoriche sulla parete compariva  una linea che segnalava gli ominidi presenti in quell’epoca e i loro crani. Inoltre, su di un mappamondo si illuminavano le aree abitate nell’epoca prescelta. Questa mostra è stata molto interessante  ma sarebbe stato meglio aggiungere più attività interattive per i bambini.                                                                                

 Emanuele Chiarini