LE NOSTRE INTERVISTE
“IL TERREMOTO” Avrete sicuramente sentito parlare del terremoto che ha sconvolto l'Emilia, delle molte vittime che ha creato e addirittura delle persone che sono morte. Così, abbiamo pensato di intervistare i nostri compagni e le nostre maestre per condividere con loro i nostri dispiaceri, abbiamo raccolto i dati e ora ve li mostreremo. ”Io, che sarei Caterina, dico che certe cose capitano una volta nella vita e che quando capitano ti fanno cadere a pezzi. Sono quindi vicina a tutte le persone che hanno perso casa e averi e altro non riesco a dire, altrimenti piango”. Marta, la ragazza che sta scrivendo con me l'articolo, dice invece: “Secondo me questo terremoto non ci voleva anche perché non è stato di una sola scossa e adesso ci sono molti morti, tanti feriti e molte altre persone impaurite di una successiva scossa nelle tende. E’ stata una grande tragedia”. Arianna, che è oltre che una collega di redazione anche una nostra compagna di scuola, parlando ci racconta: “Secondo me questo terremoto è una disgrazia per molte persone perché tanti hanno perso i loro cari e in questo momento stanno soffrendo, sicuramente davvero molto”. Altri nostri compagni, un po' dispiaciuti parlano: “Per me è stata una grande tragedia e mi dispiace, oppure, mi spiace per chi ha perso la casa e vorrei che non ci fosse il terremoto”. Altri pensieri che vengono dai cuori sono: “Questo terremoto per me è stato davvero un'ingiustizia, non solo per i terremotati, ma anche per noi che dobbiamo stare qui a vedere quello che succede agli altri”. “Siamo anche un po' timorosi che succeda la stessa cosa anche a noi”. Oppure: “Sono molto triste per le persone mancate a causa del terremoto e spero che non accada più”. Tra i nostri preferiti però ci sono questi: “Mi dispiace molto per le famiglie terremotate che hanno perso cari e case”. “Mi spiace tanto che molta gente è morta perché è tornata da lavorare e mi dispiace che le previsioni allertino di nuove scosse, ma so che le persone si rialzeranno e ricostruiranno ciò che hanno perso”. “Mi dispiace molto per quelle persone, penso che non ci siano altre parole per descrivere una cosa così brutta”. Oppure quest'altro: “Sono intristito per via del terremoto che ha fatto perdere a molte famiglie i loro parenti, le loro cose e il loro lavoro”. Tutti hanno deciso di impegnarsi a dire qualche cosa e chi non aveva voglia di scrivere lo ha fatto lo stesso. Quindi concludiamo con gli ultimi pensierini e ringraziamo tutti i nostri compagni: “Mi dispiace tanto e spero che non capiti più”. “Per me questo terremoto è stato terribile e mi dispiace per tutte quelle persone che sono morte o ferite”. “Sono molto preoccupato per le migliaia di terremotati che sono rimasti senza casa e spero che la terra non tremi mai più”. “Sono triste per le persone dell'Emilia-Romagna che hanno perso tutto quello che avevano e a cui tenevano molto, mi auguro che la terra smetta di vibrare perché il terremoto è spaventoso e pericoloso”. “Per me è stata una tragedia perché dopo tutto se c'è il terremoto non è colpa dell'uomo ma della natura, sono molto addolorato”. “Quello che è successo in Emilia mi ha dato molti dispiaceri”. Anche le insegnanti hanno detto la loro raccontando a noi che per realizzare un sogno ci vogliono anni e che per rovinare tutto basta qualche minuto. “Siamo tutti addolorati e speriamo che la situazione migliori”.
(Caterina Buffa-Marta Curto)
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