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INVENTASTORIE

 

LE AVVENTURE DI THOMAS

 

L’ultimo giorno di scuola si è ormai consumato: iniziano le vacanze pasquali. Thomas è preso da una voglia frenetica di avventura e così, salito in soffitta, suona il violino magico. Immediatamente si ritrova su un molo in riva ad un fiume mentre si sta avvicinando un traghetto con al timone un vecchio magro dalla lunga barba bianca. Thomas lo chiama ed il vecchio avvicinatosi gli chiede: “Cosa vuoi da me? Io sono Caronte che traghetta le anime perdute nell’aldilà e tu chi sei?” “Io mi chiamo Thomas e per favore mi dici dove mi trovo? “ “Ti trovi in Grecia sul molo del fiume Stige e se mi dici dove vuoi andare io ti posso traghettare.” “Oh, grazie”, risponde Thomas, “Vengo volentieri con te”. Salito sul traghetto, vi trova un giovane che sta passeggiando molto nervosamente avanti e indietro. Thomas dice: “Ciao, io sono Thomas e tu?” “Io sono Perseo che il vecchio Caronte sta portando alla grotta di Medusa, una creatura orribile che ha per capelli dei serpenti ed il potere di pietrificare con lo sguardo ogni persona o animale che la guarda negli occhi; io vado da lei perché voglio vendicare mia madre che lei ha pietrificato, vuoi venire anche tu?” “Sì, risponde Thomas,” stringendo il suo violino magico, “Voglio proprio conoscere questa Medusa”.

Arrivati sulla soglia della grotta, si trovano davanti ad una statua gigantesca dalla forma di leone con le ali, la Sfinge, la guardiana della grotta di Medusa. Ella dice ai due ragazzi: “Se volete entrare dovete risolvere questo enigma: “Sinistra e destra? Tutte due sbagliate! Forme che indietro ho sempre rimandate…ma in me si riconosce molta gente che sa cos’ha alle spalle, certamente!” Thomas, con l’aiuto del violino, risponde subito:“Specchio!”Non appena pronunciate queste parole la Sfinge si trasforma in uno specchio. Prontamente Thomas lo afferra ed entra nella grotta tenendo ben stretto nell’altra mano il suo violino insieme a Perseo che impugna la spada. All’improvviso, appare Medusa e Perseo, sguainata la spada, le  si lancia subito contro; Medusa, sorpresa dall’attacco, inizia a combattere mentre Perseo sta ben attento a non guardarla negli occhi. Quando Perseo cerca di attaccare, Medusa si protegge con la sua lunga coda o lancia verso Perseo i serpenti e questo mette in difficoltà il nostro eroe. Thomas interviene prontamente ponendo lo specchio davanti a Medusa che si vede bellissima con dei lunghi capelli neri: “Grazie, bel giovane, mi fai ricordare la bellezza che avevo una volta”. Perseo, furente, strappa lo specchio a Thomas e lo scaglia su Medusa che vi rimane intrappolata. In quell’istante, tutte le persone da lei pietrificate, compresa la madre di Perseo, prendono vita e, felici e festanti, si fanno incontro ai due giovani: “Grazie eroi per averci liberati!”

Thomas, però, desidera che anche Medusa possa vivere felice e così, toccando una corda del suo violino, esprime il desiderio che essa ritorni in vita bella e buona.

Medusa appare  ma…divisa in due parti: una parte con i lunghi capelli neri lucenti e l’altra con un groviglio di serpenti. Perseo, sguainata la spada, si avventa sulla parte cattiva con i serpenti e la decapita così, la parte bella e buona, può vivere in pace.

Perseo dice: “Grazie, Thomas, senza di te non sarei mai riuscito a salvare mia madre, te ne sarò grato per sempre”. Medusa si avvicina a Thomas e gli offre una lunga ciocca di capelli lucenti dicendogli: “Grazie caro giovane per il tuo buon cuore, ti regalo questa ciocca di capelli che ti potrà essere utile nelle tue avventure”.

Thomas ringrazia e, salutati tutti quanti, suona il violino ed immediatamente si ritrova in soffitta.

 

Erik Vigliani e Luca Giordano